
“Il Senegal, oggi, è il paese più interessante per le imprese che vogliono fare affari in Africa, con tassi di crescita ormai strutturali, da anni intorno al 7 per cento, e con le maggiori opportunità di sviluppo di tutta l’area. Per questo siamo felici del fatto che l’Unione delle Camere di Commercio, Industria ed Agricoltura del Senegal, di concerto con la Presidenza della Repubblica senegalese, abbia ritenuto opportuno aprire una sede in Italia ed abbia scelto proprio la città di Napoli”. A parlare è l’avvocato napoletano Angelo Melone, 33 anni, nominato Rappresentante per l’Italia dell’Unione delle Camere di Commercio, Industria ed Agricoltura del Senegal, ente che avrà sede presso gli uffici della sua società “Angelo Melone International Consulting” in Piazza Bovio 8, a Napoli. In questa conversazione con Il Riformista, Melone illustra gli obiettivi della Rappresentanza appena inaugurata. “L’ente che rappresento e che racchiude in un unico organismo, la Camera di Commercio, la Confagricoltura e Confindustria senegalese, ha l’obiettivo di avvicinare l’economia senegalese a quella italiana, favorendo e intensificando la cooperazione economica e l’interscambio nel settore commerciale, agricolo ed industriale. Si propone come porta d’ingresso nel mercato del Paese africano, che sta vivendo un momento molto vitale del proprio sviluppo, al fine di agevolare l’accesso delle imprese italiane e promuovere contatti per la conclusione di affari, oltre che svolgere un’intensa azione d’informazione sul territorio nazionale, con particolare attenzione alla Campania ed al Sud Italia.”
La Rappresentanza conta, inoltre, su una consolidata rete di rapporti con i principali operatori economici del Paese africano. “I rapporti politici bilaterali fra Italia e Senegal – continua Melone – sono tradizionalmente eccellenti e in fase di consolidamento sul piano politico, culturale, economico e della cooperazione allo sviluppo. Il piano di sviluppo “Plan Sénégal Emergent”, lanciato nel 2014 dall’attuale presidente Macky Sall, si pone l’ambizioso obiettivo di far raggiungere al Paese lo status di economia emergente entro il 2035, grazie alla trasformazione strutturale del tessuto economico, attraverso il consolidamento della crescita e lo sviluppo di nuovi settori produttivi. Non a caso – conclude – il Senegal ha guadagnato ben 57 posizioni nella classifica Doing Business dal 2014 ad oggi, ed è stato indicato anche da SACE come uno dei Paesi più promettenti per le esportazioni italiane”.
Importanti progetti sono stati avviati nel settore delle infrastrutture, a partire dalla costruzione dell’aeroporto, Blaise Diagne, inaugurato a dicembre 2017 e classificato come il più grande e moderno dell’Africa, di diverse dorsali autostradali e della nuova città di Diamniadio, ove saranno trasferiti tutti i ministeri ed istituzioni senegalesi. Si attendono poi interessanti sviluppi nel settore oil-gas, grazie alla scoperta del più grande giacimento di gas africano che, da solo, potrà soddisfare l’intera Africa per i prossimi 150 anni ed alla prossima messa in produzione, di promettenti giacimenti di petrolio offshore. Dal punto di vista economico e commerciale, il mercato senegalese è interessato ai prodotti italiani, sia per la loro riconosciuta qualità, sia per l’influenza della consistente comunità senegalese in Italia, che è tra le maggiori in Europa. Melone ha contatti consolidati e lunga esperienza operativa anche in altri Paesi africani, come la Repubblica Democratica del Congo (paese del quale è console designato), il Ghana ed il Burkina Faso, nel quale promuove numerose attività di solidarietà .
Fonte: Napoli.Ilriformista.it